Impianti a scomparsa
Impianto a scomparsa: una via praticabile
La richiesta di realizzare impianti cosiddetti “a scomparsa” è in aumento, probabilmente per via del fatto che le automobili attuali escono dalla fabbrica con sistemi audio molto più integrati di una volta. Conseguentemente, l’inserimento di componenti after market non specializzati diventa una operazione difficilmente eseguibile senza dover modificare l’estetica originale. Fortunatamente col tempo le aziende del settore hanno avviato la produzione di componenti dedicati, che permettono agli installatori di comporre impianti anche di alto livello senza minimamente inficiare l’estetica dell’abitacolo, che rimane pressochè invariata.
D’altra parte, gli audiofili più smaliziati pretendono l’installazione di componenti che richiedono da parte dell’installatore grosso impegno sia di fantasia, che tecnico e pratico. In questi casi, infatti, necessitano molta abilità e competenza per riuscire a mettere insieme la resa sonora con l’invisibilità dell’installazione! Questo distingue colui che si definisce installatore solo perchè è in grado di installare un’autoradio, un amplificatore e alcuni altoparlanti, da colui che lavora da professionista mettendo a disposizione del cliente un know-how frutto di molti anni di epserienza, sui veicoli più disparati. Quest’ultimo, infatti, saprà preventivamente suggerire al cliente la via da seguire per ottenere il massimo equilibrio tra installazione e prestazioni acustiche, e portare poi a termine la lavorazione mantenendo i risultati promessi.
Dall’installazione degli altoparlanti, di un eventuale subwoofer, fino a quella di uno o più amplificatori, comandati dalla sorgente di serie o una che comunque ne racchiuda tutte le funzionalità (ricordiamo che oramai una sorgente di serie integra nel display informazioni non legate soltanto all’impianto audio, e che spesso controlla dalla sua tastiera anche altri contolli, come ad esmpio il climatizzatore) il professionista saprà eseguire la lavorazione nel totale rispetto dell’auto.
Quando e come conviene intervenire?
Qui sotto alcuni esempi in cui necessita una unità che trasformi il segnale della sorgente di serie, in uno preamplificato in grado di pilotare uno o più amplificatori. Queste unità molto spesso incorporano un processore dsp (digital signal processor) in grado di portare sul segnale modifiche importanti, come per esempio l’equalizzazione, il filtraggio crossover, il ritardo temporale, etc.
In questo modo, mantenendo inalterata la parte estetica dell’abitacolo, possiamo ottenere una migliore amplificazione del segnale, guadagnando sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo (più potenza).
Chiaramente, più potenza significa anche dover installare nuovi altoparlanti che siano in gradi di digerirla! In questo caso si può ricorrere all’installazione di kit già predisposti per i singoli modelli di auto, in grado di essere installati semplicemente sostituendo quelli originali, con un lavoro minimo dato che non necessita di alcuna modifica alle strutture originali.
Se vogliamo invece usare altoparlanti diversi, che noi preferiamo per motivi qualitativi perchè sorpassano il livello di quelli proposti nei kit “precomposti”, allora il lavoro sarà molto più difficile e richiederà tempo e competenza da parte del tecnico installatore, ma garantirà un risultato sicuramente migliore. Sarà possibile nascondere questi altoparlanti sotto alle griglie originali, ma bisognerà considerare che, in virtù delle dimensioni solitamente più ingombranti del cestello e del magnete, non sempre ci sarà lo spazio necessario dietro al punto di installazione, per cui si dovrà ricorrere alla modifica di parti di carrozzeria, ammesso che lo spazio al di dietro ci sia!
Sistema con sorgente integrata in uno schermo touch screen, non sostituibile senza alterare l’estetica del cruscotto.
Questo è un esempio di kit nato per l’installazione in autovetture di casa BMW e Mini. Si nota che il mid-woofer non ha il classico cestello con 4 fori di fissaggio, ma è fatto per essere inserito in una collocazione non standard.
Abitacolo di un’auto di lusso, dove ogni modifica penalizzerebbe, oltre ai canoni estetici, il valore dell’auto stessa.
In questo caso abbiamo un subwoofer che deve essere collocato in una predisposizione profonda solo pochi cm e l’azienda ha realizzato un alroparlante con il cestello che lo solleva leggermente ed il magnete montato dal di sopra.
Processore in grado di usare il segnale della sorgente originale per pilotare un complesso sistema di amplificatori.
Amplificatore in classe D che può essere installato praticamente ovunque, contiene all’intenro 8 canali di potenza ed un processore dsp, diventando suffuciente ad alimentare un impianto completo in soli 15 x 16 x 4,6 cm ed 1 kg di peso.